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Candidatura del paesaggio del Soave al Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali

Il Consiglio di amministrazione del Consorzio Tutela Vini Soave e Recioto, in data 9 Giugno 2015, ha individuato il Comitato promotore della proposta di candidatura al Registro nazionale dei Paesaggi Rurali, composto di soci del consorzio che ricoprono cariche e di studiosi ed esperti, competenti in tematiche paesaggistiche ed ambientali.
I soggetti che compongono il Comitato sono: Arturo Stocchetti, presidente del Consorzio; Paolo Fiorini, consigliere; Alberto Coffele, consigliere; Massimo Canoso, consigliere; Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio; Viviana Ferrario, ricercatore, Università Iuav di Venezia; Roberto Zorzin, geologo; Gianni Moriani, ricercatore, Università di Venezia Ca Foscari; Diego Tomasi, ricercatore, CRA Conegliano; Andrea Ciresola, restauratore; Silvano Filini, agronomo; Valentino Gomitolo, architetto; Giuseppe Benciolini, geologo; Ermanno Murari, agronomo.
Coordinatore della proposta è stato il direttore del Consorzio, dott. Aldo Lorenzoni.
La proposta di candidatura è stata inoltre supportata da un elenco di 75 viticoltori, produttori di vino, cantine e altre associazioni di portatori di interesse, fortemente motivati nei confronti del riconoscimento del paesaggio del Soave nel Registro Nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico. Il 1 febbraio 2016 il Soave è entrato per primo nel Registro Nazionale dei paesaggi rurali storici; il Registro Nazionale, nuovissimo strumento del Ministero delle Politiche agricole e forestali, ha accolto i primi tre paesaggi che hanno meritato questa etichetta speciale, in considerazione del valore storico del loro paesaggio agrario. Patchwork studiArchitettura ha realizzato le elaborazioni grafiche e cartografiche, il progetto grafico e di impaginazione della proposta inviata al MIPAF oltre ad aver supportato il coordinamento scientifico della prof. Viviana Ferrario.

Cliccare qui per i dettagli sul sito del MIPAF

Algudnei – Grande Guerra, lo spessore del fronte

Tra il 1915 e il 1918 le nostre valli si trovano improvvisamente sul fronte di guerra. La linea del fronte ha uno spessore: un ampio territorio a nord e a sud dell‘antica frontiera tra Serenissima e Impero viene travolto dalla guerra. Le vallate vengono occupate dagli eserciti amici e nemici, la vita delle comunità locali cambia radicalmente, il paesaggio stesso viene trasformato. I popoli frontalieri si ritrovano improvvisamente nemici, cambiano i confini politici e amministrativi. La guerra costruisce una nuova geografia e una nuova società .
Il Centenario della Grande Guerra è un‘occasione per riflettere su come le nostre valli sono cambiate dentro lo spessore del fronte. Abbiamo riletto i libri e riascoltato i racconti, abbiamo cercato i documenti negli archivi, abbiamo percorso il territorio e studiato le cartografie storiche alla ricerca delle tracce lasciate dalla guerra. La collaborazione con i vicini transfrontalieri ci ha permesso di guardare il fronte anche con i loro occhi.

Toponomastica del Comelico

Il gruppo di ricerca si ripropone di studiare e divulgare la storia del territorio del Comelico, con un primo obiettivo di costruzione di un atlante toponomastico storico del Comelico.

Dosoledo 2020 – Pannello Informativo

Dosoledo 2020 è un’agenda di temi ed azioni predisposta in collaborazione con la Regola di Dosoledo per il suo territorio. La prima azione è stata la realizzazione di un pannello informativo posto sul palazzo della Regola che informi i visitatori delle possibilità culturali e di servizio che il paese offre.

Centro visitatori Roggia dei Mulini

Progetto di allestimento del centro Visitatori dedicato al progetto transnazionale “Mulini/Mühlen” con un approfondimento sulla roggia dei Mulini di Lozzo di Cadore con l’itinerario degli opifici in Cadore.