house CP.11
L’edificio è stato realizzato a più riprese tra gli anni Cinquanta e Settanta con materiali e tecniche costruttive e strutturali tipici dell’epoca.
I volumi sono stati ricomposti con la demolizione degli sbalzi esterni e una semplificazione volumetrica generale. I volumi demoliti e quelli nuovi sono stati ricomposti in un unico corpo di fabbrica sul retro del fabbricato, in continuità, con affaccio verso il giardino. Le bucature sono state accorpate e unificate con un colore più scuro al cornicione esistente.
Dai due appartamenti iniziali si è ricavata un’unica residenza: la zona giorno è al piano terra, aperta verso il giardino, e la zona notte al primo piano, in continuità con un grande terrazzo. La spazio giorno è pensato come un contenitore semplice e prezioso, fluido tra le parti che lo compongono: ingresso, scala,’living’, cucina e portico. Il vano scala è composto da volumi semplice rivestiti in pietra che si intersecano; un soffitto curvo ne accompagna il percorso con due grandi oblò che diffondo uno luce naturale e l’altro artificiale.
Luce e plasticità trasformano il volume da disimpegno a raccordo e stimolo percettivo. Pietra di Prun e basaltina, finite con superfici opache e naturali, sono utilizzate per la realizzazione della pavimentazione degli spazi giorno, dei corridoi e delle scale. Gli arredi sono integrati all’architettura dello spazio: le armadiature della zona giorno sono realizzate su misura, il camino diviene volume funzionale fulcro della sala living e la cucina si sviluppa come corpo più basso all’interno dello spazio giorno. La complessità delle bucature del nuovo volume valorizza le prospettive, fissando il rapporto con il giardino in base alle funzioni e alle cortine edilizie.