house PC.14
Il fabbricato faceva parte di un complesso residenziale composto da case a schiera progettate con linguaggio postmoderno.
Il progetto, cercando di eliminare gli elementi compositivi più casuali, semplifica la facciata, estrudendo un prisma scuro dal fronte principale e riconfigurando il timpano postmoderno esistente. Regolarizzate le forometrie, si amplia un terrazzo anteriore e si riconfigurano gli accessi e la scalinata esterna.
Internamente, la semplificazione distributiva consente di collocare nei numerosi spazi triangolari della pianta ambienti di servizio come la lavanderia, la cabina armadio, i bagni, le armadiature. La scelta di due graniti molto resistenti, uno per l’interno e uno per l’esterno, lavorati superficialmente per renderli il più naturale possibile, consente una posa complessa di grandi lastre disegnate appositamente. Per i bagni, oltre ad un cristallino bianco (come elemento neutro) sono stati scelti due materiali come l’onice azzurro e un marmo blu di grande qualità cromatica. Gli arredi, sobri ed essenziali, giocano sul contrasto tra i toni freddi e i toni caldi, tra il lucido e il materico, in una sequenza di toni neutri e un legno tranciato scuro.
Le luci, integrate ai diversi volumi realizzati con i controsoffitti, creano gradazioni luminose tra gli ambienti in base alle diverse funzioni. La scalinata, realizzata in granito con spigolature a quarantacinque gradi, ha come balaustra un tessuto in acciaio teso tra due telai. Lungo questo asse compositivo si organizzano i principali ambienti-giorno: la family room, il living e lo studio, aperti sulla scala e disposti su tre livelli diversi.